Lecce. Anche quest’anno, sotto l’egida della Prefettura di Lecce tra Asl Lecce, Sindaco di Nardò, Regione Puglia, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Coop.Rinascita, Caritas Diocesi Nardò-Gallipoli e Istituto di Cultura Mediterranea, sta per avviarsi l’attività sanitaria di accoglienza e tutela dei lavoratori agricoli migranti
Questa attività di accoglienza sanitaria è affiancata, grazie alla collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro, dalla battaglia contro il lavoro nero, drammatica piaga delle nostre campagne.
L’Azienda Sanitaria di Lecce, in particolare, interviene con uno specifico “Piano di azione” mirato non solo alla tutela dei lavoratori ma anche alla loro sicurezza all’interno del campo di accoglienza in località Arene Serrazze di Nardò. Inoltre alle normali attività previste, quest’anno si aggiunge anche la prevenzione legata all’emergenza pandemica Covid 19.
Il Dipartimento di Prevenzione di Lecce unitamente con il Distretto di Nardò, predispone infatti l’assistenza sanitaria ambulatoriale e tramite lo SPESAL (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) l’attività di informazione e formazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro in agricoltura, grazie anche alla presenza di mediatori culturali linguistici, e la sorveglianza sanitaria per i rischi lavorativi a cui sono esposti i migranti, tramite visite mediche di idoneità al lavoro.
Ai lavoratori migranti, superato il triage durante il quale sono effettuati anche i test sierologici rapidi per la ricerca di anticorpi contro SARS-CoV-2 e in caso di positività anche il tampone naso-faringeo, saranno assegnati i container, 1 ogni due migranti (e non quattro come gli anni passati) per
per rispettare il distanziamento sociale adeguato.