«Non vorrò dire ai miei figli che la loro mamma è rimasta a guardare quando ancora si poteva fare qualcosa, e di aver lasciato un mondo invivibile»
Federica è una studentessa universitaria romana come tante, un po’ timida e introversa. Eppure, quando è nato il movimento Fridays For Future ispirato da Greta Thunberg, insieme a migliaia di coetanei ha sentito l’urgenza di scendere in piazza per protestare contro l’inerzia delle istituzioni davanti al cambiamento climatico.
Il riscaldamento globale incombe e tutti siamo chiamati a schierarci dalla parte giusta della storia. Non esiste un pianeta B, abbiamo però una diagnosi certa e molte cure possibili. Ma, soprattutto, abbiamo ancora (poco) tempo per provare ad applicarle. Ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può fare qualcosa: questo è il messaggio di Greta.
In Diario di una striker Federica racconta, tramite la sua personale esperienza, le origini, i progetti e le speranze di Fridays For Future, il più grande movimento giovanile del nostro secolo, e rivive le sue giornate di studentessa che si trova a mobilitare migliaia di persone e intervenire a tavoli ministeriali e summit internazionali. Ma offre anche dei semplici consigli per diminuire ogni giorno la nostra impronta di carbonio e contribuire a lasciare alle nuove generazioni un mondo sostenibile. Un appello al nostro senso di responsabilità, per evitare una catastrofe tutt’altro che inesorabile.