Arriva l’invito a quanti, pur riconoscendo i sintomi, tardino a chiedere aiuto per paura di essere infettati in ospedale dal Coronavirus: non bisogna aspettare
“Stiamo vivendo una delle più gravi emergenze sanitarie non solo del nostro Paese ma del mondo intero e l’attenzione di tutti è giustamente focalizzata sul Covid-19. È però importante che, in questi giorni, non si verifichi alcun calo degli accessi al Pronto Soccorso in chi manifesta sintomi che possono essere ‘campanelli d’allarme’ di questa patologia, dato che si teme che le persone, pur riconoscendo i sintomi, tardino a rivolgersi al 112 per paura di essere infettate in ospedale dal Coronavirus”.
Questo il messaggio lanciato da Alice Italia Odv (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) che raggruppa le associazioni di volontariato diffuse su tutto il territorio nazionale, consapevole che le persone colpite da ictus debbano in ogni caso continuare ad avere percorsi diagnostici e terapeutici efficienti ed efficaci.
“Come ben sappiamo però – dichiara Nicoletta Reale, Presidente di Alice Italia Odv – l’ictus è una patologia tempo-correlata: i risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alla disponibilità delle terapie disponibili (trombolisi e trombecromia meccanica) dipendono, infatti, dalla precocità con cui si interviene. È dunque fondamentale riconoscere il prima possibile i sintomi e chiamare immediatamente il 112 in modo da poter arrivare velocemente in Ospedale. In questo modo è infatti possibile ridurre il rischio di mortalità, ma soprattutto gli esiti di disabilità, spesso invalidanti, causati da questa malattia”.
fonte:quotidiano sanità