E’ della provincia di Brindisi ed ha 14 anni uno dei 25 Alfieri della Repubblica, insignito del titolo dal Capo dello Stato per essersi distinto nell’impegno volontaria. Ecco la sua storia.
Il presidente Sergio Mattarella l’ha voluto nella rosa dei 25 Alfieri della Repubblica, premiati qualche giorno fa “per l’impegno di volontario, pronto ad ascoltare e aiutare le persone più fragili. Per la passione e la competenza con cui diffonde presso i coetanei la cultura di protezione civile”. Matteo Scalinci, 14 anni, è un giovane volontario della Protezione civile - Pubblica assistenza di San Pancrazio Salentino (Br). Iscritto al primo anno del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce, a dispetto dell’età è un ragazzo deciso, sicuro e con una visione già piuttosto chiara della vita. Ha festeggiato il prestigioso riconoscimento con mamma Simonetta, papà Sandro e col fratellino Luca Pio. Qualche tempo fa ha creato il gruppo “junior” dell’associazione, coinvolgendo una quindicina di suoi coetanei.
Raccontaci come hai iniziato
Avevo 11 anni, mi sono avvicinato a questa realtà vedendo gli altri operatori in azione durante i campi-scuola organizzati nel mio paese. A 14 anni, mi sono iscritto alla Protezione Civile, cominciando a fare con la divisa quello che prima facevo anche senza.
Quali sono le tue attività in divisa
Assistiamo anziani e persone in difficoltà, gestiamo situazioni di ordine pubblico durante manifestazioni locali, partecipiamo ad eventi organizzati da noi. A Natale siamo andati in una casa di riposo a donare qualche sorriso ai nonni ospiti della struttura: è stata davvero una gran bella esperienza.
Definisciti con tre aggettivi
Sorridente, generoso e solare.
Un modello di volontario al quale ti ispiri
Nessuno in particolare, mi piace prendere il meglio da tutte le persone che hanno più esperienza di me in associazione.
Sapevi della tua candidatura
Assolutamente no, l’ho saputo il giorno in cui è stata resa pubblica la notizia, all’inizio credevo fosse uno scherzo, non credevo ai miei occhi, poi quando ho capito bene ho provato una sensazione fantastica.
Se dovessi lanciare un messaggio ai tuoi coetanei cosa diresti
Fate volontariato perché è bello: è uno scambio di emozioni vere, dai tanto ma non sai mai quanto ricevi, ed a volte rimani piacevolmente spiazzato …
Cosa ti piacerebbe fare da grande
Mi piacerebbe restare nell’ambito sanitario, magari medico: mi piace davvero tanto essere d’aiuto agli altri.
A chi dedichi il riconoscimento
A Samanta Carrozzo, la presidente dell’Associazione.
Particolarmente orgoglioso di lui Rino Spedicato (CSV Brindisi Lecce), che di Matteo dice: “Un riconoscimento che ci auguriamo possa incoraggiare i nostri ragazzi a svolgere attività di volontariato che favoriscono una crescita umana nel segno della solidarietà, della partecipazione civica e della conoscenza del mondo che ci circonda. Ma, nello stesso tempo, è un invito agli adulti a creare e a condividere spazi di impegno e di corresponsabilità con i ragazzi che si affacciano al volontariato organizzato e all’associazionismo in genere. Auguri di cuore a Matteo; complimenti alla brava Presidente della “Pubblica Assistenza San Pancrazio” Samanta Carrozzo; congratulazioni alla famiglia che ha incoraggiato la “vocazione” al volontariato di Matteo. Sono particolarmente felice per la mia comunità cittadina (San Pancrazio Salentino) e per il territorio salentino. Questo riconoscimento possa offrirci un’occasione importante per riflettere, per gioire, per rimboccarci le maniche ed offrire all’umanità sofferente e al “grido della terra” quel supplemento di cuore e di speranza di cui si avverte un grande bisogno. Nel salutare con affetto e gratitudine il caro Matteo, desidero rispolverare un ricordo (forse un segno) di quando lui aveva due anni e ricevette da “Retinopera Salento” (associazione attiva dal 2001 al 2016, di cui erano soci i suoi genitori Simonetta e Sandro), la tessera dell’operatore di pace con le parole di don Tonino Bello: “… da soli non si cammina più”. Auguri di ogni bene e di buon volontariato.