La performance teatrale è andata in scena per le detenute e i detenuti, nelle sezioni maschile e femminile. Le “pupe di pane”, il prodotto gastronomico dello spettacolo, è stato realizzato dalle detenute
PUPE DI PANE – scheda artistica
Pupe di Pane, regia di Tonio De Nitto, è prodotta da AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore diretta da Franco Ungaro. Ideazione, testi e interpretazione sono di: Angelica Dipace, Benedetta Pati, Giulia Piccinni, Antonella Sabetta, Carmen Ines Tarantino. Costumi di Lilian Indraccolo.
Intorno a una tavola da lavoro, la mattrabbanca, cinque donne compiono un misterioso rituale dando vita a una tradizione che attraversa dialetti e cucine diversi, quella delle pupe di pane. “Un tempo queste bambole – spiega il regista Tonio De Nitto – si modellavano nell’attesa della Pasqua. I bambini avevano poco o nulla e queste pupe erano un regalo speciale, un augurio, un talismano apotropaico per scongiurare le disgrazie e ristabilire un equilibrio con la madre terra, una rinascita. Pupe di Pane è un rito, è il mistero attorno a un rito che, ora come allora, si rinnova e ci racconta di donne forti che impastano per ore e vegliano il pane prima “dell’uccata”, l’infornata; mischiano la farina e le loro vite attraversando la storia, quella piccola storia che con le loro mani e con il loro coraggio diventa la Grande storia”.