I settori principali sono tutela dell’ambiente o del patrimonio culturale, assistenza a disabili, anziani, poveri o persone senza dimora, attività legate all’innovazione tecnologica, al reinserimento di ex detenuti o all’integrazione degli immigrati.Numeri importanti per il primo bando nazionale del servizio civile, in scadenza il 28 settembre: oltre 5000 progetti per 53.000 posti disponibili. I settori toccati dal bando sono Tutela dell’ambiente o del patrimonio culturale, assistenza a disabili, anziani, poveri o persone senza dimora, attività legate all’innovazione tecnologica, al reinserimento di ex detenuti o all’integrazione degli immigrati. Per l’esattezza sono 5.408 i progetti che verranno realizzati da ministeri, enti e associazioni tra l’anno in corso e il 2019, anche nel campo della cooperazione internazionale. I posti disponibili sono 53.363 di cui 805 all’estero e si rivolgono a ragazzi tra i 18 e i 28 anni. Il servizio civile prevede un impiego di 12 mesi da dedicare al volontariato ma non solo. I giovani acquisiranno competenze professionali ed umane . Una macchina partita nel 2017 con l’approvazione della riforma del Terzo Settore e della nuova legge sul Servizio Civile Universale, un percorso che ora prosegue con la pubblicazione del primo bando nazionale, in scadenza il 28 settembre. In Italia sono quasi 90mila i ragazzi che ogni anno chiedono di diventare volontari. Un numero considerevole.«Non è più ritenuta mera manovalanza, si tratta soprattutto di laureati e diplomati che si mettono a disposizione per lavori di qualità, un vero investimento per il nostro Paese» spiega il senatore Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato e uno degli artefici della riforma del servizio civile. «Il progetto, i percorsi formativi, il tutoraggio e l’obbligo degli enti di certificare il lavoro svolto dai volontari, con possibilità quindi di inserire questo periodo di attività nel loro curriculum, rappresentano delle garanzie, e una importante opportunità per chi sceglie la strada del servizio civile, che si trasforma così in un’esperienza di notevole impatto sociale, con un ritorno di gran lunga maggiore rispetto alle risorse economiche impiegate» conclude Patriarca.
Tra i progetti già finanziati ci sono anche quelli previsti dal bando, appena uscito, per l’assunzione di 86 volontari in 30 uffici territoriali del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità: riguardano l’esecuzione penale esterna e i programmi di trattamento per la “messa alla prova” di imputati e interessano sedi giudiziarie di Puglia, Basilicata, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige/Süd Tirol e Friuli Venezia Giulia. Sul tema del servizio civile interviene anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Vincenzo Spadafora: «Rappresenta un momento unico per la crescita dei nostri giovani, per scoprire le proprie potenzialità – dice – per entrare in contatto con il profondo senso di cittadinanza attiva e solidarietà sociale”.
MMB